domenica 12 agosto 2012

Non solo gli Italiani fanno tardi...

Ultimo giorno, ed il torneo per i 66 kg ed i 96 kg incomincia alle 0830. I trasporti pubblici aprono alle 0620, quindi da giorni LOCOG mi ha prenotato un taxi alle 0545. Alle 0600, nessuna ombra del taxi. Contatto LOCOG: dopo tutto, avevamo confermato sia verbalmente che per email ieri. Nessuno ne sa nulla. Alle 0630, giunge un tassista affranto, scusandosi: non conosceva la zona. Via per Excel, e vi giungiamo dopo un 45 minuti per una Londra che si prepara alla cerimonia di chiusura. Avevamo deciso di far colazione tutti insieme, ed il team mi aspetta: sono consci di quanto odi far tardi, e che mi piace 'lead by example'.

In ogni caso, tutti pronti, tutto rodato, e via. Il torneo parte, ma... i due atleti Egiziani si presentano alle 0900. I dirigenti tecnici sono ferrei: devono dare forfeit. Una situazione poco piacevole, ma le tabelle di marcia erano state pubblicate due anni orsono, ed i due, entrambi con poche speranze di medaglia, hanno perso la opportunita' di onorare la memoria del Barone de Coubertin, per il quale l'importante era partecipare. Vallo a dire ai paesi dominanti il medagliere.

La mattinata e' stata la piu' ricca in interventi da parte nostra: salgo sul tappeto diverse volte, per tagli, ematomi oculari ed auricolari, ma sopratutto per un trauma distorsivo di uno degli atleti favoriti nei 96 kg, l'Iraniano. Gli diagnostico, con enormi problemi di lingua, una lesione del menisco laterale, ma vuole continuare. E' uno tosto, ma dopo 30 secondi si arrende, e lo trasportiamo nella nostra stanza. Ha cosce di una muscolarita' enorme, con un vasto mediale da far paura. Riesco a farlo rilassare, e faccio diagnosi clinica di una lesione del menisco laterale, che si accompagna con una lesione del ligamento collaterale mediale alla inserzione sulla tibia. Non c'e' versamento, ma il pivot shift e' positivo. A mio avviso, ha una lesione del crociato anteriore della quale non si era accorto. In realta', non e' infrequente in atleti di livello alto: hanno un controllo muscolare che permette loro di ovviare, spesso per sempre, alla mancanza del crociato. E' affranto, ma la gara e' finita, per lui. Via al policlinico, dove confermano la mia diagnosi. Tornera' a casa domani, ed a Teheran uno dei miei amici, Reza, si prendera' cura di lui. Si era qualificato almeno per il combattimento per la medaglia di bronzo, ma ...
La sua categoria viene vinta dall'Americano, mentre nei 66 vittoria abbastanza clinica del Giapponese sull'atleta Indiano, la cui generosita' non ha potuto contro un avversario che sembrava non avere neppure il fiatone. Un grande successo per l'India, ed il Giappone si conferma una grande nazione per la lotta. Giubilo, e via!
Tutti insieme per l'ultima volta: un sacco di foto, e riordino della stanza: deve essere usata per le ParaOlimpiadi. Un po' di riposo per tutti noi, ma il prossimo weekend abbiamo il congresso annuale del Centre for Sport and Exercise Medicine. Fun and games. In ogni caso, continuo ad essere il coordinatore del servizio di Chirurgia di Piede e Caviglia, fino alla fine delle ParaOlimpiadi. Gli impegni, e gli esami, non finiscono mai!

1 commento:

  1. America, Giappone, India.. Grandi tutti.
    Dove e' l'orgoglio italiano?

    RispondiElimina