venerdì 3 agosto 2012

Attraverso il Judo, si fa storia

Ultimo giorno di competizione, ed i tatami sono per le categorie open: nelle donne, al di sopra dei 78 kg, negli uomini al di sopra dei 100 kg. L'uomo piu' pesante e' circa 200 kg. Francamente, il pensiero che uno di questi colossi potesse infortunarsi ci ha fatto un  po' spavento. Stamattina, in previsione, ci siamo esercitati ad evacuare il piu' grosso di noi, 194 cm e 107 kg, Ian. Con qualche difficolta' ponderale, tutto e' andato bene.
Poi, gare.
Per la prima volta nella storia, una donna della Arabia Saudita ha partecipato ad una gara internazionale. Sedicenne, spaesata fra tutti gli atleti, e' stata seduta sulla panca vicino al tatami di allenamento, con un paio di dirigenti della federazione saudita a farle coraggio, ed il padre, un maestro di Judo a sua volta, ed allenatore della atleta, a starle vicine. Nonostante indossasse una cintura nera, in realta' e' solo una cintura azzurra: il divario tecnico e di preparazione fisica un abisso assolutamente incolmabile. Ha avuto una dispensa speciale, e puo' mostrare il viso. I capelli, pero', sono coperti: c'e' chi dice che il copricapo cadra' entro 10 secondi dall'inizio del match.
Il suo nome e' annunciato, la sua avversaria una Portoricana che ha vinto medaglie ai Giochi Panamericani. L'applauso della folla e' spontaneo, prolungato, caloroso, incoraggiante. La ragazza cammina nervosa, seguita dal suo tecnico. Dopo gli inchini di rito, all'hajime che inizia l'incontro si  protende rigida, ed al primo contatto tenta una tecnica di proiezione di gambe: almeno ci avra' provato. La Portoricana e' una vera gentildonna, e non approfitta della inesperienza della sua avversaria. Il tutto, pero', dura solo una manciata di secondi: dopo 82 secondi, una proiezione gentile e controllata per ippon mette fine al sogno. La folla applaude, e la atleta Saudita, nervosa, si rifugia fra le braccia del padre, ed esce di scena dal corridoio laterale per essere poi intervistata fra lacrime trattenute e non dalla stampa Medio Orientale e mondiale. La sua avventura Olimpica e' finita, ma si e' aperto un capitolo di estrema importanza per la storia dei paesi integralisti.

Pochi minuti, ed altra avventura: la atleta Britannica incomincia a vincere. Continuera' cosi' per un po' e finira' con una medaglia di bronzo. A 34 anni, probabilmente l'ultima Olimpiade. Il rappresentante Britannico esce al secondo turno, e questa volta non vi sono Italiani. I nostri cugini d'Oltralpe hanno pero' un gigante che, dopo diversi titoli mondiali, conquista l'oro Olimpico. L'oro femminile va a Cuba. Poi, foto del gruppo e tutti a casa.
Nello spacco del pranzo, visita di Amy, fisioterapista della squadra cinese (che conquista l'altro bronzo femminile): era la mia fisioterapista ad Hong Kong, quando sono stato Professore Associato fra il 1994 ed il 1996. Ci siamo visti negli anni quando sono ritornato in Estremo Oriente, ed ora a sua volta e' Professore Associato, con un programma di ricerca di tutto rispetto. Foto di rito, e poi, da parte mia, briefing ai colleghi che domani mi aiuteranno per le visite mediche per i lottatori. L'Italia schiera un solo atleta, in Greco Romana, la Gran Bretagna una sola, ma e' una 'Plastic Brit': e questa e' un'altra storia.



Un bilancio di questa settimana: i pesi piu' leggeri mi hanno fatto ritornare il magone. In pratica, ho combattuto con loro! Il Judo e' un grande unificatore, con punte di eccellenza da far paura. Ne waza (combattimento a terra) e' quasi del tutto scomparso: gli arbitri fanno rialzare appena si cambia presa, in modo da dare fluidita' e spettacolarita' all'incontro. Pochi le contromosse, e predominanza, fino ad intorno gli 81-90 kg, di morote seoi nage o variazioni. O goshi, harai goshi e uchi mata sempre presenti, osoto gari e de ashi harai hanno fatto qualche apparizione. Non vi e' piu' strapotere Giapponese: solo un oro, ma un totale di sette medaglie, come la Francia. La Russia vince piu' ori, tre, e la vecchia Europa non si comporta poi cosi' male. Un totale di 23 paesi vincono medaglie. Fra questi, un bronzo per l'Italia. Francamente, mi aspettavo di piu': mi avrebbe fatto piacere gioire piu' spesso.

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