sabato 4 agosto 2012

Ed ora, alla lotta!

Sabato, e non ci sono gare nell'Arena Nord 2 di Excel. Non si sta fermi, pero'. Si cambia semplicemente scena, ed ecco entrare la lotta.
Altro sport di combattimento par excellence, i riti sono differenti da quelli del Judo.
Due discipline maschili, Greco Romana  e Stile Libero; una, Stile Libero, femminile. Si', stile libero solo di nome. In realta', la lotta, in qualsiasi specialita', e' altamente regolata, ed e' sorprendentemente 'gentile': in Judo, si puo' strangolare o soffocare l'avversario, od esercitare contro-articolazioni al gomito dell'avversario. Nullo di tutto questo in entrambi gli stili di lotta olimpica: sono forza, velocita' ed abilita' tecnica a permettere di prevalere sull'avversario, facendo punti o schienando. La lotta e' stata definita come giocare a scacchi con il corpo dell'avversario.
Una fase preliminare e' la cerimonia di esame medico e del peso. E' una vera cerimonia: mi ci sono sottoposto un numero di volte che proprio non ricordo. Ora, il processo e' piu' formale. Alle Olimpiadi, gli atleti devono aver con se' un passaporto sportivo con certificazione medica di idoneita'.
Domani si inizia con la Greco Romana maschile al limite dei 55 kg e dei 74 kg. Ho con me due altri colleghi: Peter e' un prodotto del nostro dipartimento, Surjit un aiuto giovane in ortopedia che ha passato la scorsa settimana in Judo con me. Briefing, e poi, in attesa dell'orario prestabilito, l'opportunita' di guardarsi intorno. Un sacco di faccie note, e possibilita' di interazione con vecchi amici e compagni d'arme. Chris, che ormai conosco da una vita, e' stato il mio partner di allenamento a fine anni '80. Ora si occupa della logistica del torneo piu' importante al mondo. Innumerevoli serate passate ad allenarci, ed entrambi giunti quarti al Campionato Europeo di Lotta Sambo del 1989, il canto del cigno per me. In quella occasione, ho scritto un articolo scientifico su entrambi. Chris, poi, ha continuato, ed e' l'unica persona al mondo che abbia vinto la triplice corona: nei Campionati  Mondiali Master, ha vinto l'oro in Judo, Stile Libero, e Sambo!
Babak ha completato il Master in Medicina dello Sport nel 2002 nel Centre of Sports Medicine, ed insieme abbiamo chiacchierato per vedere come razionalizzare il processo degli esami medici. E' ora a Vancouver, lavorando nel Dipartimento di Karim Khan, l'Editor in Chief del British Journal of Sports Medicine: Karim viene da Melbourne, ed abbiamo fatto ricerca insieme su un sacco di cose, da prima che ci conoscessimo de visu: potenza dell'internet.
Poi, gli atleti. Quelli che corrono rivestiti da tute impermeabili stanno 'facendo il peso'. Cento grammi al di sopra del limite di peso, e sono fuori. Li guardo, e penso a me. Non ho mai avuto grandi difficolta', nei tempi d'oro, a rientrare nel peso necessario (57 kg in Italia, 62 in UK), ma ... quanti pasti saltati, quante saune, quante pizze con gli amici mancate. In una occasione, andai con una festa di compleanno con un 'guardaspalle' che combatteva ad 82 kg, Michele Basti, cosi' da impedirmi fisicamente di mangiare se ne fossi stato tentato. Ando' bene, non mangiaio, ed andammo a gareggiare insieme a Salsomaggiore: Michele si piazzo' primo agli Italiani Universitari di Greco Romana, e secondo nella sua specialita', la libera. Io, feci il peso a 56.5 kg, e giunsi, rispettivamente, quinto e terzo.
Gli atleti corrono, alcuni pedalano sulle cyclette (di una famosa casa produttrice Italiana), sudano, e fanno un po' di sparring. Gli odori sono quelli di sempre, gli esercizi fin troppo noti, la cadenza quella dell'allenamento ad altissimo livello. Il medico della Federazione Internazionale mi chiama, e faccio fatica a distogliere lo sguardo da quei lottatori che stanno riscaldandosi. Un po', anzi, molto, di me rimane sul tappeto con loro.
E' ora, e gli esami medici  devono incominciare. Scelgo di esaminare gli atleti che combattono al limite dei 55 kg. Scherzando, dico che, con i 60 kg, sono gli unici che posso guardare negli occhi senza dover alzare la testa. Venti lottatori, da tutto il mondo. Nessun Italiano, e nessun Britannico, oggi, ma di alcuni ne parlo la lingua.   Dopo i primi, dico ad Surjit: 'Ti immagini, un tempo ero come loro'. Combattevo a 57 kg, e, nel Settembre 1978, decisi che avrei tentato di scendere ai 52 kg (fino ad un 15 anni orsono, le categorie iniziavano con i 48 kg: un Napoletano, Claudio Pollio, vinse l'oro nelle Olimpiadi di Mosca; poi, 52, 57, 62, 68, 74, 82, 90, 100, 100+. Mi accorgo che conosco ancora perfettamente queste categorie, ma non ho mai voluto imparare quelle attuali, nonostante sia stato il medico di diverse gare internazionali 'moderne'). Riuscii a scendere a 53.8 kg, poi mi ammalai. Mai piu'!
Alcuni degli atleti erano stati a Londra nel test event di Dicembre 2011, e ci siamo riconosciuto reciprocamente, scambiandoci qualche scherzo. Buona fortuna, e via. Alcuni di loro, mangeranno di nuovo, finalmente. Per me, casa, e l'attesa di domani, per il primo di una settimana di turni che mi porteranno a casa alle 22:30.

Nessun commento:

Posta un commento