giovedì 26 luglio 2012

Non ci si crederebbe mai! E' il secondo giorno a 30 gradi! Dopi il Maggio, Giugno e Luglio piu' piovosi da 250 anni, il tempo e' improvvisamente migliorato. Non per molto, pero': domani si prevede pioggia. Chissa' se la cerimonia di apertura delle Olimpiadi sara' bagnata. Di sicuro sara' affollata, con i soliti problemi di trasporto pubblico tipici di Londra.
Da ieri sono in azione le corsie riservate ai veicoli Olimpici, e ci sono state code colossali. Inoltre, i poveri mortali mal si adattano al pensiero che tutti siano uguali, ma alcuni di piu'. Le corsie sono state chiamate immediatamente 'Zil lanes', a reminiscenza delle corsie riservate in Russia ai maggiorenti del Partito Comunista.
I servizi medici sono stati gravati da una defezione all'ultimo momento di una serie di colleghi: il governo ha sancito che le liste di attesa devono essere rispettate (la legge dice che almeno il 90% dei pazienti in lista di attesa chirurgica devono essere operati entro 18 settimane dall'essere stati messi sulla lista), e non possono essere disattese nel periodo olimpico. Inoltre, solo poche istituzioni hanno considerato le Olimpiadi un evento per il quale chi vi lavora (gratis!) puo' non intaccare le proprie vacanze. In pratica, due dei primari della mia equipe si sono resi conto della impossibilita' di mantenere i ritmi di lavoro attuali, lavorare alle Olimpiadi, e non poter prendere vacanze. Hanno preferito, quindi, e comprensibilmente, rinunciare alle Olimpiadi.
Il caldo ha un effetto deleterio sui treni: ieri, le metropolitane non si sono fermate al Villaggio Olimpico. La spiegazione? Il troppo caldo. I visitatori e gli atleti sono dovuti scendere alla fermata successiva. ... e questo succede in una citta' dove, teoricamente, la organizzazione e' eccellente. Non sappiamo cosa ci attende domani.
Nel frattempo, il diktat e' 'London is open for business'. Ci si aspetta un giro di affari enorme, e salvaguardia totale degli sponsor delle Olimpiadi. In pratica, agli spettatori non sara' permesso indossare, per esempio, indumenti con logo di marche non sponsor ufficiali. Se cio' dovesse accadere, pare che saranno distribuiti adesivi  per coprire il logo. We are not amused!

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