domenica 29 luglio 2012

E' accaduto oggi!
La stessa equipe di ieri, e tutto funziona meglio. Ci stiamo affiatando, ed il mio compito e' piu' facile. Beh,  non tutto funziona meglio: per diktat Olimpici, ogni contatto con un paziente deve essere registrato su un computer, che continua a non funzionare. Puo' darsi che sia stregato, o che non gli piaccia il judo: i colleghi del tennis tavolo non hanno avuto problemi. Vedremo.
Oggi donne 52 kg ed uomini 62 kg.
Primo contatto con un 'vero' paziente. In realta', una paziente. Negli incontri eliminatori, la atleta della Corea del Nord ha incominciato a perdere sangue dal naso. Nulla di preoccupante: in uno sport di contatto, epistassi sono all'ordine del giorno. In un torneo Olimpico, devono essere bloccate al piu' presto: sangue sul tatami e' poco telegenico, e, sebbene tutti gli atleti siano testati per epatite B e C, e per HIV, e' bene arrestare il tutto. La squadra Nord Coreana non ha un medico al seguito, cosa strana per una squadra poderosa e numerosa, ed ovviamente il medico dei loro fratelli Sun Coreani si e' rifiutato di aiutare la atleta.  In Judo, come negli altri sport di combattimento, il medico deve essere invitato sul tappeto dall'arbitro. Quindi, scalata sul tatami, mani guantate, e inserzione di un tampone nasale nel giro di un 20 secondi. Tutto bene, l'atleta ha continuato a combattere, ed ha vinto contro la rappresentante del Giappone. Poi, ha incominciato la scalata al podio, ed e' diventata la campionessa Olimpica. E' il primo dententore del titolo Olimpico 2012 che ho trattato, e tutti noi siamo orgogliosi.
Le cose non sono andate bene per la squadra Italiana maschile. Il nostro atleta, anch'egli Campano, e' stato eliminato dopo solo una manciata di secondi. Lacrime di tristezza, e chissa' cosa succedera' in quattro anni. 
La Judoka del Sud e' andata meglio, e, dopo una serie di incontri tosti e combattuti, e' finita terza: una grande  medaglia di bronzo, ed un 'Mamma, ti voglio bene' che ha scalfito i cuori duri degli allenatori delle altre nazioni. 
Per Team GB, un nulla di fatto: la loro rappresentante e' stata eliminata nei gironi preliminari, ed il loro atleta ha combattuto per il bronzo, ma, per una distrazione di un secondo, perso: e' la natura degli sport di combattimento. Sempre all'erta, fino alla fine. 
Fra un combattimento ed un altro, visita di colleghi ed amici ortopedici: il Chief Medical Officer delle Olimpiadi di Rio 2016 e' un caro amico, mentre il Chief Medical Officer del Canada mi ha porto i saluti di una serie di colleghi. Vancouver non e' stata una delle tappe dei miei viaggi Nord Americani, ma non si puo' mai sapere!


Poi, debrief, e decisione che domani il mio team, senza di me (abbiamo una importante riunione di dipartimento), provera' a simulare un massaggio cardiaco sul tatami. Vedremo, ma son sicuro che tutto andra' bene.

A casa con la DLR e con il Tube. Tutto e' andato benissimo, al contrario di stamattina, quando Transport for London ha deciso di non cambiare l'orario del primo treno, alle 0620, e quindi tutti siamo arrivati ad Excel un po' in ritardo. Pare che vi saranno alternative per l'immediato futuro. A presto

Nessun commento:

Posta un commento